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Scacco alla scacchiera

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L’intellettuale moderno non è un intelle(a)ttuale,

non acquista i volumi a cui collabora,

disprezza ogni forma di auto-finanziamento,

maneggia denaro scontento (se non sia un versamento);

tra il dire e il fare c’è di mezzo un finanziatore,

tutti intellettuali del dire, niente da fare,

nessun intellettuale del fare, niente da dire,

tutti intellettuali a giocare ai ricchioni

col buco del culo di accaniti anfitrioni.

 

La casa editrice non è casa di proprietà,

è casa in affitto, in cui all’inquietante inquilino

conviene rubar le finestre e bucare il soffitto

in base al diritto d’autore, si crede umanista integrale,

mantenuto come un cane, sotto il tavolo, a tentar di arraffare,

come se due testi del cazzo scritti in cinque minuti

fossero onesto cambio a ogni rischio editoriale.

 

Presto avverrà il saldo di fine stagione,

l’importante è non fare saldi nel burrone,

in un’Italia stramazzata dalla T.a.r.e.s,

finta repubblica, senz’ombra di res,

col pubblico attaccato alla canna del gas,

autori imbecilli, che vi sentite Dumas,

fallita ogni forma di microeditoria sotto i colpi dell’Imu,

inquilini di case fallite, come co-intestatari,

vi divertirete a subire la T.a.r.i,

e saran cazzi amari. 

 

     [Qui gli austriaci sono più severi dei Borboni, 2015]

 Ivan Pozzoni - 16/05/2018 22:53:00 [ leggi altri commenti di Ivan Pozzoni » ]

Stavo sull’orlo del burrone, infatti... ;-)

 Angela Daniela Evoli - 15/05/2018 22:20:00 [ leggi altri commenti di Angela Daniela Evoli » ]

Chiaro e diretto.
Sempre un passo avanti, Ivan...

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